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Ignara di queste divagazioni filologiche per dotti e studiosi, dal canto suo la fantasia popolare coniò per la piccola baia una poetica leggenda di amore e di morte, i cui protagonisti erano un pescatore e l'immancabile sirena. Il giovane impetuoso, avendo avuto la ventura di vedere una sirena in una notte di plenilunio, se ne innamorò perdutamente. La bella tentatrice ritornava di tanto in tanto finché l'innamorato, dopo aver più volte cercato invano di seguirla con la sua barchetta, pazzo d'amore, disprezzando ogni consiglio di prudenza, si inabissò nei flutti per seguirla e naturalmente affogò. Da lui che si chiamava Mergellino, la spiaggia avrebbe avuto il nome. Della dolce Mergellina, cantata dai poeti e descritta dai letterati, non rimane che l'allegra policromia delle barche dei pescatori e delle vele: alla sua bucolica serenità si è sostituito l'ancoraggio frenetico di imbarcazioni e lo strombazzamento dei. (it) |