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Aveva un viso tipicamente etiopico, cioè africano e semita allo stesso tempo. Era piuttosto basso, rispetto alla media del suoi sudditi, ma indubbiamente bello. Dall'infanzia fino alla vecchiaia, le fotografie lo dimostrano. Naso aristocratico, aquilino, sguardo fiero, da uccello rapace. Un volto da re, di quelli che incutono timore e rispetto. Era freddo e taciturno, abituato a controllare ogni parola, ogni gesto, ogni pensiero. Amava i cani più piccoli del mondo ma anche le belve più grandi e possenti, i leoni, che lasciava liberi di circolare nel Ghebbi imperiale, di spaventare e di azzannare gli ospiti indesiderati. (it) |