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Il populismo mediatico non fonda una comunità, un essere insieme, ma, proprio al contrario, potenzia al massimo l'esclusione e il rigetto. Ma gli esclusi e i reietti sono spettacolari non meno delle élite scandalose e provocatorie! Elitismo e populismo trovano così un punto comune nell'esperienza del disgusto, il quale presenta due dimensioni a prima vista opposte: da un lato è repulsione, presa di distanza dal contaminante, delimitazione di un ambito puro, dall'altro è abiezione, avvilimento e autodegrado, prossimità con l'impuro. (it) |