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Dai macchinari escono fiumi di patate a fette. L'atmosfera è allegra, umile, eisenhoweriana, come se un sogno di progresso tecnologico, di vita migliore grazie al cibo surgelato, si fosse finalmente realizzato. Su tutta l'impresa aleggia lo spirito di un uomo: John Richard Simplot, il grande barone americano delle patate, che grazie a un'energia apparentemente inesauribile e alla volontà di rischiare ha costruito un impero basato sulle patatine fritte. Simplot, certamente la figura più importante di uno degli stati più conservatori della nazione, mostra i tratti contraddittori che hanno guidato lo sviluppo economico dell'Ovest americano, una strana mistura di individualismo e di dipendenza dal suolo e dalle risorse pubbliche. In un ritratto appeso sopra il banco della reception presso l'impianto di Aberdeen, J.R. Simplot ha il sorriso saputo di un giocatore che ha fatto il colpo grosso. (it) |