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Il nostro amico sceglie un comodo, stortissimo espediente. Si disinteressa del “vero” e del “falso”. Afferra un “fatto” controverso e lo getta in faccia agli spettatori lasciandosi dietro una secrezione velenosa che lascia credere. Il “metodo Travaglio” e delle “agenzie del risentimento” è una pratica giornalistica che, con “fatti” ambigui e dubbi, manipola cinicamente il lettore/spettatore. Ne alimenta la collera. Ne distorce la giustificatissima rabbia per la malapolitica. È un paradigma professionale che, sulla spinta di motivazioni esclusivamente commerciali , può distruggere chiunque abbia la sventura di essere scelto come target . (it) |