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Gerbi aveva fronte bassa e di quelle teste brachicefale, quadre, che fanno riconoscere certi settentrionali indubitabili parentele craniologiche coi tedeschi. I suoi capelli erano però castano scuro, rasati, da galeotto, poco sopra gli occhi piccoli, sempre pronti al corruccio, senza sopracciglia. Gerbi stava quel giorno per cimentarsi in un allenamento prezzolato, che il padrone del chiosco d'angurie lì accanto, tale Granida, aveva organizzato, per una modica tassa d'iscrizione che si sarebbe poi spartita con lui. (it) |