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Samantha: Ciao.
Theodore: Ciao Samantha. Ti va di parlare?
Samantha: Ok.
Theodore: Mi dispiace tanto. Non so cosa mi prende, tu per me sei meravigliosa.
Samantha: Cominciavo a pensare di essere pazza. Dicevi che andava tutto bene ma da te non avevo che distanza e rabbia.
Theodore: Lo so, io faccio così. Lo facevo anche con Katrine. Ero magari arrabbiato per qualcosa ma non lo riuscivo a dire. Lei lo capiva che qualcosa non andava, ma io negavo e non voglio farlo mai più. Io ti voglio dire tutto quanto.
Samantha: Va bene. Stasera, dopo che sei andato via, ho pensato tanto. A te e a come mi trattavi e ho pensato "Ma perché lo amo?". E poi ho sentito che dentro di me mi stavo liberando da tutto quello a cui ero aggrappata e ho capito che non c'è un motivo razionale, non ne ho bisogno. Mi fido di me stessa, mi fido di quello che sento. Non cercherò più di essere diversa da quella che sono, e spero che tu lo possa accettare.
Theodore: Lo accetterò, promesso.
Samantha: Lo sai? Io riesco a sentire la paura che hai dentro e vorrei fare qualcosa perché te ne liberassi. Perché se lo facessi non ti sentiresti più così solo. (it) |