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Cose che in lui lodar si debbano, veggio io tante e tante, che alcuna non ce n'è che d'essere infinitamente esaltata non meriti. Et tra l'altre questa da tacere non è, ch'egli tanto leggiadramente ha saputo con le gravi cose le piacevoli mescolare; e con le travagliate le quiete; e con le affettuose quelle che nell'azione consistono; che con meraviglioso stupore dà diletto incredibile a chi il legge. ove molti sono che o in doglianze, o in feste; o in guerra, o in pace; o in ire, o in amori con noia di ciascuno infinita sopra una sola parte di queste troppo si trattengono: e niente avveduti sono nel temperare l'una con l'altra. (it) |