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In qualunque altro Paese la rovine di Ninfa sarebbero soltanto un monumento del passato, interessante agli occhi di storici e archeologi. La natura del Lazio ne ha fatto un autentico prodigio. Gli affreschi sbiaditi delle chiese, i volti spenti di santi e angeli avevano acquisito un significato particolare grazie all'erba e ai fiori che li decorano. L'edera verde scuro conferiva un fascino romantico alle finestre gotiche e alle absidi bizantine. La potenza primigenia, la forza vegetale dell'antica terra del Lazio in nessun posto si percepisce così chiaramente quanto qui. Nel silenzio che regna sulle rovine di Ninfa emerge lo sforzo enorme di quest'opera di assorbimento, inaccessibile e lenta per la nostra coscienza. (it) |