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Nicola: Piuttosto ottimista direi. Non dovresti preoccuparti dei baffi dal momento che stai per perdere la testa. È molto che aspetti? Chi sei?
Vagabondo: Un figlio. Un amico. Un fratello. Che importanza ha?
Nicola: Be', ha importanza se muori. Ma se vivi e non me lo dici è come se mi avessi pugnalato alle spalle. Non è una sorta di vendetta, vero figliolo?
Vagabondo: Chissà.. E comunque io non ho mai pugnalato nessuno alle spalle.
Nicola: Se vuoi uccidere un uomo come me, sarà meglio che lo pugnali alle spalle. È questo il trucco. L'uomo d'onore, be', è duro a morire, ma anche lui muore. Sono gli uomini come me a sopravvivere e a conquistare. Che sono in grado di comprendere che la vittoria non riguarda chi ha ragione, ma chi resta. Vedi queste mani figliolo. Queste mani hanno preso la vita di centinaia di uomini. Questi occhi hanno visto gli ultimi respiri finire da centinaia di polmoni e questi piedi hanno calpestato centinaia di stolti che pensavano di uccidermi. Ma il mio cuore ancora pulsa forte. E aspetta che sia alla sua altezza. Credevo che fossi diverso, che fossi speciale. Del resto hai superato due volte le mie aspettative. Però sei qui a sporcare di sangue il mio pavimento come tutti gli altri. Un altro stolto in cerca del suo momento di gloria. Adesso vuoi dirmi chi sei oppure devo tirartelo fuori con la forza? Vuoi sapere la verità figliolo? Tutto si riduce al giorno dopo, quando sorge il sole. E capisci che la vita va avanti, non c'è nessun giudice nel momento della morte. Vuoi onore? Io ti do inganno. Vuoi giustizia? Io ti do sofferenza. Vuoi chiudere la faccenda? Io ti do la morte.
Vagabondo: Yoshi! Yoshi! No. No. No.
Nicola: Stavo cercando di insegnarti qualcosa, ma tu sei duro di comprendonio. Mi mancherai figliolo. Ultima chance. Chi sei tu? Una volta un uomo mi ha detto che c'è sempre qualcuno più potente di te. Il problema è ... dove si trova... quando ne hai bisogno?
Vagabondo: L'uomo che ti ha detto questo... era mio padre... (it) |