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Le figure che affollano la Divina Commedia sono quelle della cronaca tragica, scandalosa e politica, di un piccolo territorio o città, in cui tutti vivono a contatto di gomito. Come è piccola questa Italia! Sono i personaggi di un'epopea familiare e scabrosa dove ogni asperità tocca ancora nel vivo – depredazioni, calunnie, omicidi, rapimenti, liti per eredità, discordie intestine – e sulla quale il distacco della leggenda non ha avuto modo di cominciare il suo lavoro di erosione, di desensibilizzazione e di ristrutturazione. Il passaggio al mito opera qui − e per quanto ne so, soltanto qui − la trasfigurazione su cadaveri ancora caldi, e qualche volta addirittura in vivo: nessuna arte si presenta in modo così immediato e manifesto come potere. (it) |