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Nel paesaggio italiano c'è qualcosa di talmente simpatico, di talmente umano! Non è infinità e distesa, non è un paesaggio dagli orizzonti sconfinati; è vasto e lontano, tuttavia gli elementi che lo compongono sono sempre limitati e finiti. E inoltre, è aggiustato così bene, con tanta cura e laboriosità dalla mano dell'uomo, ed è così variopinto! Sono contento che gli uomini siano riusciti ad addomesticarlo, ad adattarsi ai suoi capricci geografici, ai suoi rigonfiamenti, alle sue depressioni, ai suoi pendii, riuscendo sempre a conservare l'equilibrio tra indiscrezione e indifferenza, tra violenza e rassegnazione. (it) |