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Esplode Calciopoli. Lippi, un grande, capisce che tira una brutta aria e "sfrutta" le polemiche per cementare il gruppo. La situazione non è semplice: a Coverciano i tifosi urlano, si aggrappano alle reti . È un inferno, a volte vorrei andare a prendere quei vigliacchi che gridano nascosti dalle recinzioni. Ci travolge l'affetto degli "italiani di Germania", il ritiro è volutamente spartano, tutti fanno il loro dovere. Per nulla, lo sono quanto capitan Cannavaro. Lippi lo dice a tutti: "Sei stato essenziale anche tu perché hai sempre dato il massimo ad ogni allenamento. Solo così si vince". No. Io e Peruzzi lo osserviamo, è carichissimo. Noi invece tremiamo. Quando tocca a Fabio siamo in trance. All'epoca c’era il 5° uomo, gli chiediamo: "Chi tira dopo Grosso?". E lui: "Se segna avete vinto". Non capisco più niente. Entriamo nello spogliatoio, con noi troppe persone che non meriterebbero di stare in quella stanza ma sono le prime a "salire sul carro". Vorrei cacciarle, ma la gioia è troppa. Ci buttiamo tutti in vasca tra pianti e grida, ho 24 anni e vedo miti come Del Piero e Totti che impazziscono di gioia. L'apoteosi una volta tornati a casa: un mese prima a crederci eravamo in 23 più il ct, ora siamo 57 milioni. Ma che bello vedere le piazze in festa. (it) |