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Gaber era uno che cercava nel confronto, anche con se stesso. E ritengo che il suo teatro sia stato uno sforzo intenso e genuino di non dare una linea, tipica espressione degli anni Settanta, ma di cercare una linea. Una ricerca personale, per sua natura inevitabilmente tortuosa, fatta di continue verifiche, di occhi aperti sulla vita. Infatti i suoi spettacoli erano lampi, erano ogni volta lampi di spiazzamento. E tutto questo, mi piace esplicitarlo, sottolinea che non solo Giorgio Gaber era persona di rara onestà intellettuale e artistica, ma anche di grande umiltà . (it) |