so:text
|
E mentre mi trovavo lì, tranquillo, la mattina di martedì 16 dicembre spuntò con un gran pennacchio di fumo sulla montagna di Somma, che chiamano anche Vesuvio, e via via che avanzava il giorno, il sole cominciò a oscurarsi, e cominciò a tuonare e a piovere cenere. Quella notte fu così spaventosa che credo non ci potrà essere nulla di simile anche il Giorno del giudizio perché, oltre alla cenere, piovevano terra e pietre infuocate simili alle scorie che i fabbri tolgono dalle fucine, e continue scosse di terremoto, tanto che quella notte crollarono trentasette case e si sentiva il rumore dei cipressi e degli aranci che si schiantavano come se li spaccassero con asce di ferro. Tutti gridavano «Miseriscordia!» ed era terribile udire quel grido. (it) |