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Penso che esistano i falchi da entrambe le parti, nel mio paese come dall'altra parte del confine. Personalmente ho sempre creduto nel disarmo, nella non proliferazione nucleare e nella pace. Ho fatto ogni sforzo per mettere a bando, in Pakistan, i pregiudizi etnici e i settarismi di ogni tipo: quella che io chiamo la «cultura del Kalashnikov», cioè della gente che per risolvere i suoi problemi se ne va in giro con un mitra al collo. Io mi auguro che non venga mai il giorno, né in Pakistan né in India, in cui vincano i falchi. (it) |