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Ho cominciato tardi, in seconda media. Ma già nei primi anni delle superiori ho iniziato a impegnarmi di più. Alla mattina frequentavo ragioneria a Santo Stefano di Cadore, tornavo a casa, mangiavo, mi cambiavo, andavo ad allenarmi, tutti i giorni. Mi divertivo e mia madre mi ha lasciato fare, senza pressioni: è stata la mia fortuna. Molte famiglie stanno addosso agli atleti. Ma non sempre trasmettono energia positiva. Quando sono cominciati i sacrifici, per esempio non uscire la sera, non è stata una grande rinuncia. L'ho fatto volentieri perché la passione è tanta. (it) |