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Carissimo,
sono tornata al Giardino del Lago, per la prima volta dopo circa mesi. Sui prati un'emorragia di papaveri, piccoli stagni freddi di miosotidi. Tutti gli altri fiori sembra se ne siano già andati. C'è un curioso odore d'autunno sotto i lecci. Pure il giardino è soave, e l'incessante richiamo degli uccelli – così tenero e strano quando il cielo è coperto – tenta di rammendare il tempo lacerato.
Ricordo ad ogni passo un verso di Emily Dickinson: «Non oso dare la notizia al mio giardino. (it) |