so:text
|
i viaggiatori si arrestano stupiti in mezzo alla foresta di colonne che si prolungano da ogni lato in distese che sembrano senza fine. I porfidi, il diaspro, i marmi sono ancora al loro posto; gli splendidi mosaici di vetro, i cui artefici vennero da Bisanzio, ancora scintillano come gioielli sulle pareti; le audaci architetture del santuario, con i loro fantastici archi incrociati, non hanno perso nulla della loro imponenza; il cortile è sempre ombreggiato di piante d'arancio che proseguono la distesa delle colonne. Davanti alla bellezza della grande Moschea, il pensiero si ai giorni passati: ai giorni dello splendore di Cordova, ai giorni gloriosi del gran Califfo, che non torneranno più! (it) |