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Berlusconi era un psicofarmaco ambulante, l'antidoto all'ansia diffusa di un paese che pensava di aver perso troppi treni mentre gli altri si erano messi a correre più veloce e che si sentiva per questo inadeguato alla sfida globale, non all'altezza. Ma che problema c'è? Se uno non si sente all'altezza infila i rialzi alle scarpe, rinfoltisce la capigliatura e accentua il maquillage, anche sull'intero paese. È indimenticabile la scena di Berlusconi al G8 di Genova che si occupa di stendere fondali finti sui vecchi palazzi del centro, mentre i colleghi discutono di relazioni commerciali con la Cina. A uno così l'Italia non poteva che essere grato. L'aveva sollevato dalla paura e aveva sostituito l'incubo con i sogni. Peccato che la paura fosse reale e i sogni no. (it) |