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Nei miei romanzi, a differenza della maggior parte dei colleghi giallisti/noiristi milanesi, o dei colleghi che scrivono di Milano pur non vivendoci, io non mi occupo di criminalità , di mafia, di clan ecc ma di nicchie di malvagità , come i satanisti, come le sette, come gruppi para massonici e, nei miei ultimi romanzi, della cattiveria individuale, quella per vendetta, sesso o denaro, che trasforma in Caini persone all’apparenza normali in belve sanguinarie che uccidono senza freni. (it) |