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un essere dotato di coscienza riflessiva ha una concezione di sé quale essere distinto che persiste nel tempo. Un essere siffatto può avere desideri, volizioni, preferenze di ordine superiore, e così via. Ha un punto di vista. Per dirla alla tedesca, ha una "soggettività". Un essere dotato di semplice coscienza ha esperienze, ma non ha consapevolezza di sé come entità distinta, come soggetto di queste esperienze. La tesi sulla quale insisto – che la semplice coscienza è sufficiente per imporci un obbligo prima facie di non uccidere il soggetto che ne è dotato – per quanto forse strana, non costituisce una novità. (it) |