so:text
|
D'Ambrosio: Chi è l'uomo che abita le sue architetture?
Sottsass: Va bene, ci sono due momenti. Intanto l'uomo che abita la mia architettura è il cosiddetto cliente, che io cerco, e ho sempre cercato, di trasformare in un amico... Io vengo da una famiglia di cultura austro-ungarica. ... E il mio uomo è così. Dovrebbe essere un uomo che cerca sempre un po' in se stesso, o negli amici, la sua realizzazione, un po' nel suo pensiero, un po' nelle sue speranze, un po' nelle sue disperazioni. Non è un uomo che si confronta con gli uomini. È un uomo che si confronta con se stesso, che si confronta con il nonsenso esistenziale. (it) |