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La mia famiglia è vissuta in quel villaggio per cinquecento anni. Mia madre e mio fratello maggiore vivono ancora lì. Io sono stato il primo ad esserne uscito. A diciotto anni sono andato a Tokyo per studiare latino: volevo diventare botanico e impiantare nei terreni di proprietà della mia famiglia una foresta di tipo europeo. Come vede avevo grandi progetti. Poi però mi sono imbattuto nella letteratura francese, ho scambiato gli alberi con i libri e ho pensato di poter fare a meno degli alberi. Mi sono detto: ora sono l'uomo di Tokyo, la foresta appartiene al passato. Rimasi folgorato, era la voce del mio villaggio che mi raggiungeva nella grande città. Attraverso la società e la cultura del villaggio ho ritrovato le radici della tradizione e della letteratura giapponese. Nello stesso tempo grazie al fatto di esserne uscito a diciotto anni e di aver conosciuto altre culture posso saldare questa piccola realtà a una realtà universale. (it) |