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I Taliban, adesso allo sbando, si sentivano i difensori della Umma, della comunità dei credenti musulmani, ferita da una forza materialista, atea, da un Occidente che ha decretato la morte di Dio. Se lo sono sentito ripetere nelle "dini madras", le scuole teologiche, come una litania, che l'Occidente è imperialista e coloniale, e che l'Islam fu potente prima di essere umiliato e sottomesso. La prova della sua decadenza, e di quanto fosse necessario rilanciarlo e purificarlo, era lì sotto gli occhi: stava nel fatto che dei musulmani rinnegati osavano minacciare, inseguire, uccidere i combattenti di Dio con l' aiuto determinante degli infedeli, presenti con l'aviazione della loro odiata superpotenza. La disfatta, già scritta in tutte le cancellerie e gli stati maggiore del mondo prima ancora che la guerra cominciasse, si è abbattuta sulle teste dei Taliban come un fulmine. Per loro era impensabile. Come potevano essere contraddette mille sante verità? Col tempo quelle verità riemergeranno. Non sono certo le bombe degli infedeli e dei musulmani rinnegati che possono cancellarle per sempre. Adesso pero' è un mondo che crolla. (it) |