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Il grande crimine di questi tempi – crimine che ci porta dalla stupidità al sadismo, dritti verso il baratro dell'apocalisse – è il crimine dell'industria alimentare della carne. In un sistema capitalistico avanzato come il nostro, ogni cosa deve rendere a fronte del minor costo possibile, così mucche, polli, tacchini, maiali, conigli sono diventati soltanto macchine da profitto, ammassati gli uni agli altri, senza luce, senza aria, senza potersi muovere. Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici . (it) |