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La sanzione nei confronti del leghista Buonanno è la conferma che gli insulti e l'esibizione di cattivo gusto da lui messa in piedi nella scorsa seduta plenaria non è tollerabile in un'arena politica civile qual è il Parlamento Europeo. Ho chiesto che fosse sanzionato perché un comportamento simile disonora l'Aula, il lavoro dei parlamentari e la fiducia di centinaia di milioni di cittadini europei che si attendono risposte concrete dall'Unione Europea e dal suo Parlamento. Buonanno può avere posizioni critiche nei confronti delle istituzioni europee, l'insulto, però, non è dialettica politica, ma esattamente il suo contrario: una forma di violenza che non può trovare spazio in un confronto democratico. Nessuna istituzione, europea o nazionale, può tollerare questo tipo di linguaggio da parte dei suoi rappresentanti. (it) |