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L'Agrigentino è parte importante della letteratura del Novecento, ecco "La via degli scrittori": una parte agrigentina c'è in Tomasi che è di Palma di Montechiaro, in Pirandello che è di Girgenti e che ha rappresentato la più alta espressione del teatro e della letteratura e Sciascia che era di Racalmuto. Sciascia l'ho conosciuto come uomo che ha scritto le cose più intense sul piano civile e a lui ho voluto legare il mio destino. Spero che potremo animare il teatro di Agrigento e il teatro di Racalmuto con opere che siano legate a Pirandello e a Sciascia. A Pesaro dove è nato Rossini c'è un festival legato al nome di quel grande musicista. A Parma c'è il festival Verdi. Il teatro di Pirandello deve avere un festival Pirandello ad Agrigento che sia legato anche al teatro di Racalmuto, unendo i nomi di Pirandello e Sciascia. Avere un festival Pirandello significa far diventare Agrigento come Salisburgo, come Pesaro. Pirandello è stato grande scrittore, è stato premio Nobel, ma è difficile essere drammaturgo dopo Eschilo, dopo i grandi drammaturghi. Un drammaturgo del Novecento è di più di uno scrittore, è un uomo che si può paragonare a Euripide. Un festival pirandelliano può essere importante almeno quanto il festival del teatro antico di Siracusa, quindi va incardinato con forza. (it) |