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Vi sono due tipi di uomini in relazione al modo di percepire l'esistenza. Gli uni vedono la realtà come realtà, pensano che il mondo sia assolutamente ovvio, naturale, logico e umano, accettano tutto e non si meravigliano di nulla e perciò vivono e muoiono, per quanto possibile, in pace; gli altri trovano tutto reale e irreale allo stesso tempo, concepiscono il mondo come un solido incubo, un'allucinazione tangibile, una vertigine pietrificata e non hanno mai potuto vincere in sé, neppure per un giorno, lo sbalordimento e il panico di essere. Nessun punto di contatto, nessuna possibilità d'intesa fra di loro, perché i secondi considerano i primi degli sciocchi fortunati e i primi giudicano i secondi dei pazzi incomprensibili. (it) |