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La creatura invidia la bellezza e la bontà. Di per sé il neonato non è cattivo, chiede simpatia; se gliela mostrassero, sarebbe buono. Ma perché gli altri gli dimostrino amore, dovrebbe dissolversi la platonica confusione di bene e di bello, che perciò stesso condanna il brutto a patire l'alienazione dal mondo dei belli . Il "brutto" dovrebbe, in altri termini, educare i propri contemporanei ad aprire gli occhi fino a cogliere in lui un'altra bellezza, che offende le proporzioni, che trasgredisce le vecchie armonie: una bellezza inaspettata, diversa, nuova. Sublime. (it) |