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Il piano dell'uomo viene delimitato, circoscritto, da uno più ampio: il piano della creazione. L'originalità, l'autorità e la durata del piano dell'uomo dipendono dalla misura in cui sa corrispondere al piano della creazione. Qui ci imbattiamo nei limiti di «ragione e scienza».
Il piano dell'uomo agisce all'interno del piano della creazione. Così facendo raggiunge al tempo stesso il limite e il vertice della coscienza, là dove il sapere cede il passo al culto. Così risplende la trama delle civiltà, le città rilucono: imitando l'arazzo degli universi.
L'agire all'interno da parte del piano dell'uomo, è propriamente un agire oltre. Si tratta di un gioco di collaborazione e di antagonismo, in cui trova espressione anche il grandioso spettacolo della libertà, che Hegel ha penetrato in modo tanto geniale. Tale libertà si fonda sul vantaggio offerto da un potente giocatore di scacchi: questi rinuncia al pezzo più forte. (it) |