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Nel regno dello spirito ci sono alpinisti e minatori; i primi seguono la corrente ideale della tradizione, gli altri quella «materiale». Gli uni raggiungono più grandi altezze, una crescente chiarezza; gli altri penetrano come l'eroe di Hoffmann nella novella La miniera di Falun, in pozzi sempre più profondi, là dove l'idea dormiente, feconda, si rivela allo spirito in cristallina bellezza.
Qui sta anche la vera differenza fra l'apollineo e il dionisiaco. Ai più grandi sono concesse ambedue queste forze, hanno doppia misura, così come le Ande, la cui assoluta altezza è dimezzata per gli occhi dallo specchio del mare. Il loro dominio si espande dalla sfera più eccelsa dove regna il condor, fino al regno dei mostri, nel profondo del mare. (it) |