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La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in La mummia, dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste running images Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film. (it) |