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La SAVAK ed alcuni altri membri dell'entourage dello Scià avevano un forte interesse a rafforzare la sua convinzione che il dissenso fosse solo un altro nome per tradimento e una delle prime cose che la SAVAK cercò di "provare" su chiunque fosse sospetto di nascondere opinioni dissenzienti era il collegamento con l'estero. Interi dossier vennero fabbricati – pieni di prove false o di semplici deduzioni – per dimostrare che praticamente tutti i noti critici del regime, erano stati, una volta o l'altra, in contatto con potenze straniere – soprattutto l'Urss, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e vari stati arabi radicali. (it) |