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Giuseppe Garibaldi che fra il 1848 e il 1849 era tornato fieramente antisabaudo, e poi molti compagni suoi e di Mazzini, molti superstiti della difesa di Roma e di Venezia, stanchi di attendere, stanchi di discutere di repubblica e monarchia, stanchi di programmi che mai si realizzavano, stanchi di esilĂ®, anzi fattisi persuasi proprio durante gli esilĂ® del credito internazionale dello Stato sabaudo, cominciarono a sentire il fascino di Vittorio Emanuele, il Re semplice e leale, popolare nel tratto e insieme, quando necessario, grande signore, ricco di buon senso e impaziente di agire, ambizioso certo ma capace di volgere ad alti scopi l'ambizione. (it) |