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Era bravo. Era simpatico. Era un grande attore. Di lui ho negli occhi tantissime eccellenti interpretazioni. Ma un ricordo è per me incancellabile: quando una trentina di anni fa accompagnai un amico a vedere un'auto in una concessionaria. Un venditore ci venne incontro sorridendo con molta gentilezza. Rimanemmo sorpresi di vedere che era Riccardo Garrone. Non lo vedevo da qualche anno, ci abbracciammo e gli chiesi che facesse lì "Caro mio – mi rispose – il cinema non mi chiama più, il teatro nemmeno. Io devo campare e vendo le macchine. Cosa posso fare per voi?". Pochi anni dopo lo richiamarono il cinema, il teatro, la fiction e la pubblicità e ritornarono il successo e la notorietà, come prima e meglio di prima. Ecco, Riccardo per me ha sempre rappresentato questo: la riscossa! I momenti belli che possono tornare dopo quelli brutti, il fatto che se hai vere capacità il mondo potrà ignorarle per un po' ma non per sempre e che la tenacia e la professionalità quando vanno a braccetto sono un'arma invincibile. Sono felice, Riccardo, che la tua lunga vita non sia finita vendendo macchine ma riassaporando il successo e l'amore del tuo pubblico. Te lo sei meritato tutto, fino all'ultimo applauso. (it) |