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Vi hanno degli artisti, anche fra i più cospicui e i più illustri, che non isdegnarono ricorrere alla claque ed alla reclame piuttosto per mire di lucro, anziché per istinto di ambizione. A tal classe appartenne anche il celebre Paganini, il quale, per mezzo della stampa, aveva accreditate certe fiabe miracolose, dov'egli figurava come un essere soprannaturale. Prima ch'egli si presentasse a Parigi per dare il suo primo concerto all'Opera, correvano sul di lui conto le più strane novelle, e parecchi giornali aveano perfino avvalorata la credenza popolare ch'egli avesse segnato un patto con satanasso; che il ministro delle tenebre gli avesse regalate le corde pel suo violino, che il di lui archetto fosse magnetizzato da una strega. Paganini godeva di tali dicerie, ed egli stesse ne andava spargendo, come quelle che gli davano maggior voga, e stuzzicavano oltremodo la pubblica curiosità. (it) |