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Io gioco con il mio gatto mentre sono ancora a letto. Ecco cosa basta. Il gatto è saltato dalla spalliera su di me, si è rovesciato sul mio petto e allora ho aperto gli occhi; salta perché li apra; le feu de ses prunelles pâles, direbbe Baudelaire che amava i gatti egizi, mi fissava: le prunelles immobili, lo ripeto, hanno questo potere di svegliarmi e poi mi avvolgono e mi superano con il loro campo visivo. È come se con i primi piani che emergono dall'ombra, il gatto individuasse misteriose presenze alle mie spalle, quelle che mi trascino e io non vedo.
Forse ci sono davvero – penso – i poveri fantasmi miei. (it) |