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Una forza naturale si espandeva liberamente, ignara di mille dubbi che crucciano in questa età la gran parte degli artisti innanzi ancora di pronunciare la prima parola, di tirar la prima linea o di appuntare la prima nota. Ma insieme l'abilità più disinvolta, la sprezzatura più sottile e audace nell'uso della tecnica e dei singoli strumenti: dal gregoriano alla dodecafonia, tutte le possibilità sfruttate con perfetta sicurezza e opportunità. . A volte un'eco d'aria popolare, che pareva consunta, e si svolge ora in una freschezza insospettata; qui la gravità di un ritmo binario ritorta in un umorismo irresistibile; là un attacco di una solennità bachiana; ma poi chiuse rapide, spesso brusche, di una ben risoluta modernità.
Un eclettico? Forse; anzi, certo. Ma memoria e fantasia, impulso e stesura talmente fusi da raggiungere un'evidente unità... D'altra parte una tale aderenza ai testi, ma spontanea, congeniale, che non si sanno poi immaginare disgiunti da quella musica o tanto meno rivestiti di un'altra. (it) |