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Quell'uomo celestialmente ispirato era divenuto un teologo ed un filosofo, e tutto per opera di Dio onnipotente.
Per tale guisa la mente di Giorgio Fox pervenne alla conclusione, la verità dovere cercarsi, porgendo orecchio alla voce di Dio interna; e quest'essa poter condurre alla vera fissa regola della morale e non già la dottrina delle università, non la romana sede, non la chiesa anglicana, non tutti quanti sono i dissidenti, non l'intero mondo esteriore dei sensi. La legge, nel cuore nutrita, doversi ricevere senza pregiudizio, senza altra mescolanza, obbedire senza timore.
Questa fu la sapienza spontanea che guidò Giorgio Fox. Era il chiaro raggio, che brilla attraverso la nube. (it) |