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Più di un critico salutò queste storie come la nascita di un nuovo genere televisivo e lo scrittore Harold Brodkey, il "Proust americano", dopo aver capito il contenuto di alcune sequenze attraverso le sole immagini, parlò di "un miracolo possibile solo all'anima italiana. Quando Angelo Guglielmi accettò la sfida di spettacolarizzare l'inconscio in televisione, cominciò l'avventura dalla preparazione dei gruppi fino al montaggio delle prime due serie il lavoro durò circa due anni. In un mese Rosati diresse più di quaranta psicodrammi di cui sedici furono scelti dalla Rai come storie efficaci da un punto di vista narrativo. Forse l'aspetto più clamoroso di questo programma non sta nelle puntate ma nel fatto che durante il lavoro i tecnici della troupe uscivano dai loro ruoli professionali abbandonando telecamera e microfoni per entrare nello psicodramma? (it) |