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Gon è quanto di più lontano dalla rappresentazione classica del mondo animale a cui ci ha abituato la tradizione del disegno zoologico di tipo scientifico. Molto lontano anche dall'universo disneyano tutto musi umidi e occhioni luccicanti, seppure attraversato a volte da sottili perversioni e sadismi è sicuramente lontanissimo dal naif finto ingenuo di tanta pubblicistica per bambini e pseudo-ecologista, di cui sono invasi gli scaffali delle librerie. Rivoluzionario, quindi, rispetto a tutta l'iconografia animalistica. Gon trova forse l'unico parallelo nei "paperi terribili" di un altro grande della letteratura disegnata: Andrea Pazienza. (it) |