Mention420436

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so:text Mentre da Esiodo ad Omero, poesia e fede sono ancora strettamente concatenate, nell'era tarda il modo del poeta di vedere gli Dei ed i loro miracoli si discosta dal modo di vedere dei fedeli. Tuttavia il poeta non sarà mai completamente vittima della scepsi come il pensatore, perché egli è l'erede di un mondo animato, di un Eros cosmogonico che con il suo raffreddamento fece irrigidire anche la poesia. Quindi il poeta è dalla parte dei fedeli – ma non dei sacerdoti con le loro esigenze. Lo sguardo del poeta vuole pervadere la cosa trasformata: fino alla sorgente delle trasformazioni. Ovidio aggiunge la seduzione del veggente davanti al passaggio di scene colorate, di volta in volta solenni, spaventose oppure idilliache – davanti alla sfilata di un corteo che esce dalla porta dell'essere di fronte alla quale devono cadere le maschere, fino alla stessa porta dove esse si fondono. (it)
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so:description Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico (it)
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