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Per l'America, specie dopo l'11 settembre, il terrorismo è un'aggressione dall'esterno, un incubo simile a una nuova Pear Harbor, che dev'essere spezzato con i bombardamenti, con la guerra preventiva. Per gli europei - che non solo vivono da sempre fianco a fianco con il mondo musulmano, ma che anzi l'hanno già all'interno dei loro confini - il terrorismo costituisce una malattia sociale, che minaccia la stabilità politica e acute crisi interne. Essi sanno che non lo si può curare solo con la forza, poiché in questo modo si va direttamente allo scontro di civiltà sognato dagli estremisti. (it) |