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Per assistere a uno spettacolo del primo e più classico Pulcinella si rendeva necessario un atteggiamento spregiudicato. Termini come: «cacalietto», «peretaro», potevano spingere al riso un'umanità che considerava i capricci del mondo corporale e ogni sorta di malattia senza ribrezzo, ritenendoli eventi della vita. Pulcinella, uomo globale, non conosceva mezze misure. Con un corpo grosso, dominato e governato da istinti animaleschi, i suoi organi potevano parlare, lamentarsi, ragionare tra loro senza di nulla perché tutto rientrava nella fragilità della carne. «La radica, il salame, la sciusciella» ovviamente «erano simboli priapeschi» che maneggiava come scettri davanti a un pubblico che coerentemente vi si uniformava ed esaltava. (it) |