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Radio Radicale, che è per statuto un servizio pubblico, senza pubblicità, senza guadagni e, virtuosamente, senza passivi, è da un lato il microfono aperto dentro le istituzioni, con le dirette dalla Camera e dal Senato, dai congressi di partito, dalle aule di giustizia. Dall’altro lato è la radio dei radicali, da Salvemini a Pasolini, da Ernesto Rossi a Leonardo Sciascia, da Domenico Modugno a Vasco Rossi, da Umberto Veronesi a Franco Battiato, ai suoi direttori, da Lino Jannuzzi a Massimo Bordin e ad Alessio Falconio: è "il ragionevole sregolamento di tutti i sensi" come recita il verso di Rimbaud che Pannella scelse per manifesto politico. (it) |