Mention423080

Download triples
rdf:type qkg:Mention
so:text San Francesco chiamava gli animali «i nostri fratelli più piccoli». Per loro aveva le attenzioni più delicate. Voleva scrivere a Federico II perché con un editto stabilisse che a Natale le strade fossero cosparse di granaglie e di grano per gli uccelli: anch'essi dovevano gioire per la nascita del Redentore. Perché non fossero calpestati, scansava dai sentieri i vermi. A Sant'Angelo in Pantanelli, presso Orvieto, viene mostrato tuttora uno scoglio sul Tevere, dal quale avrebbe gettato nel fiume dei pesci che gli erano stati regalati, dicendo: «Fatevi furbi...». Per questo il 4 ottobre 1987, in prima assoluta, ho celebrato in chiesa una paraliturgia, presenti animali e padroni, soprattutto bambini. C'era di tutto: cani, gatti, una papera, dei pesciolini, una tartaruga... Un vero Cantico delle creature! La stampa diede grande rilievo all'avvenimento e furono in molti a scrivermi per approvare il mio gesto. Ricordo una lettera che diceva: «Io so di non credere in Dio, ma quello che lei fa mi avvicina a Lui, se esiste...» Da quel 4 ottobre, vecchi pensionati e anziane signore, che prima si privavano di fare una preghiera per non lasciare la loro bestiola, possono entrare liberamente in chiesa. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Mario_Canciani
so:description Vita da prete (it)
Property Object

Triples where Mention423080 is the object (without rdf:type)

qkg:Quotation400509 qkg:hasMention
Subject Property