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Egoistica, non egocentrica: perché in una vita del genere la mia mente si sarebbe indirizzata a migliaia di cose, mai a me stesso. La distinzione non è di poco conto. Uno degli uomini più felici e dei compagni più piacevoli che abbia mai conosciuto era intensamente egoista. D'altra parte, ho conosciuto persone capaci di autentico sacrificio le cui vite rappresentano nondimeno un tormento per loro e per gli altri, perché autoconsiderazione e autocommiserazione ne occupavano tutti i pensieri. A lungo andare, l'una o l'altra finiscono per distruggere l'anima. All'uomo che mi serve ma parla di se stesso, e la cui stessa bontà è un continuo rimprovero, una continua richiesta di pietà, gratitudine e ammirazione, preferirò sempre l'uomo che prende il meglio di ogni cosa e poi parla d'altro. (it) |