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Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni nella scuola di calcio locale dove vivevo. Sono andato in una squadra di calcetto quando avevo quattro anni e si giocava 6 contro 6 e l’allenatore mi disse "no no, dobbiamo essere massimo in sei, non puoi giocare". Mio padre ha detto all’allenatore che si sarebbe messo nei guai se non mi avesse lasciato giocare. Quindi l’allenatore mi diede il via libera per fare una partita. Quando finimmo stavo per tornare a casa ma l’allenatore mi fermò e mi disse "no non puoi andare via, tu devi giocare ogni settimana". Giocavo un torneo in Brasile e un agente mi ha notato. Mi ha portato alla sua scuola, a 200 km da dove vivevo. Ci sono stato per due anni, l’idea era che quando pensava che qualche ragazzo fosse abbastanza bravo lo mandava in Italia. Con me è successo a 15 anni, mi ha organizzato un provino al Verona e mi hanno preso. (it) |