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Non è poi sperabile, che ciascuno faccia il buon soldato, ed esponga con coraggio la sua vita a sostenere l'ordine politico contra l'esterne aggressioni, o le interne turbolenze, se non sia persuaso della giustizia e bontà di un tale ordine. Le arringhe fatte sul momento per incoraggiare i soldati nulla valgono quando questi non abbiano la detta persuasione, o al più servono a farli combattere macchinalmente, e senza vivo impegno nella vittoria. In fine non si può essere buon soldato, come ogni cittadino è obbligato, senza saper leggere e scrivere. (it) |